Giancarlo Rinaldi, Pagani e cristiani. Storia di un conflitto, Edizioni Carocci, Roma 2016.
Una monografia di circa cinquecento pagine che indaga, con stile scorrevole e senza tecnicismi, sui protagonisti e sui temi principali del grande conflitto che durante l’età dell’impero romano ebbe luogo tra i seguaci della nuova fede cristiana e i rappresentanti dell’ordine tradizionale (i ‘pagani’), siano questi filosofi come imperatori oppure governatori. Un mondo di valori e di contenuti nuovi (proveniente dalla Giudea) si sostituì allora all’antica e ben solida paideia classica.
L’indagine mira a ricostruire le ragioni degli ‘sconfitti’ le cui opere furono censurate o smarrite nel tempo: emergono i profili di Celso, Porfirio, l’imperatore Giuliano, detto l’Apostata, e tanti altri. Si indaga il fenomeno delle persecuzioni anticristiane e, successivamente, della condanna dei pagani da parte dell’impero divenuto oramai cristiano. Insomma una lotta di culture e spesso anche di uomini senza mezzi termini.
La seconda parte presenta dettagliatamente i vari argomenti del contendere. Si analizza cosa pensavano i pagani della Bibbia, di Paolo, Pietro, Maria, dei sacramenti cristiani, dei martiri, dei monaci, del papato, etc. Il volume si chiude con ampi indici analitici che consentono al lettore di reperire immediatamente le informazioni specifiche di cui ha bisogno.
Giancarlo Rinaldi è laureato in Religioni del Mondo Classico, ha insegnato Storia del cristianesimo presso l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale. Si è specializzato nei rapporti tra i cristiani e la società antica ed ha inaugurato il filone di ricerca sulla conoscenza della Bibbia tra gli autori pagani. Vive da più di venti anni ai Castelli Romani. Crede che la cultura non debba rimanere prigioniera della sole aule universitarie.
Recensioni:
Paolo Mieli su Il Corriere della sera.
Armando Torno su Il Sole 24 ore.
Francesco Berno su Adamantius.
Manlio Triggiani su La gazzetta del Mezzogiorno.
Un’intervista al prof. Rinaldi sul suo volume Pagani e cristiani.
